Carrarese, domenica si parte col ritiro

Nel fine settimana verrà fissato il primo allenamento della Carrarese 2012-13, nei prossimi giorni la società renderà noti maggiori dettagli. La prima seduta potrebbe svolgersi nel pomeriggio di sabato 21, o più verosimilmente nella mattinata di domenica 22, in concomitanza del raduno ufficiale. In ogni caso l’allenamento si svolgerà allo stadio dei Marmi e sarà a porte aperte, così da permettere a tutti i tifosi di assistere ed osservare per la prima volta il nuovo staff tecnico ed i nuovi giocatori azzurri. Dopo questo prologo, domenica pomeriggio la squadra si trasferirà al centro sportivo di Luni per iniziare il lungo ritiro precampionato. Cambio di programma, invece, per la presentazione di società a rosa che verrà organizzata in maniera più corposa e bella in un secondo momento. Anche in questo caso la data precisa non è stata ancora fissata, ma grossomodo avverrà dopo una settimana, al massimo dieci gironi, dall’inizio del ritiro di Luni. Diversamente da alcune voci di corridoio trapelate in città in questi giorni, alla preparazione della Carrarese non verrà aggregato nessun ragazzo della Berretti. L’intenzione è di portare in ritiro tra i 20 e i 22 elementi, ma tutti appartenenti alla prima squadra. Mister Carlo Sabatini potrà così lavorare fin da subito su un’intelaiatura di squadra già sufficientemente definita. Questo dato è importante, perché dimostra che la società ha idee chiare, non è assolutamente passiva sul mercato e, anzi, sta portando avanti diverse trattative già a buon punto. Si stanno attendendo alcune risposte; tutte operazioni che si dovrebbero concretizzare nei prossimi gironi entro sabato 21. Ieri alcuni dirigenti di piazza Vittorio Veneto si sono recati a Torino per tentare di chiudere un paio di trattative, definite «importanti», riguardanti giovani della Primavera bianconera. La società è fiduciosa.

Non resta che attendere il destino di quelle tante squadre in bilico. La linea sia della Lega che della Covisoc rimane durissima, la tendenza quest’anno sembra essere rivolta alla severità. Il prossimo passaggio istituzionale scatterà giovedì 19, quando usciranno le sentenze del Consiglio Federale sui ricorsi presentati dalla squadre estromesse dai campionati. Sempre il 19 luglio dopo il Consiglio Federale a Roma si riunirà il Consiglio di Lega Pro che in base alle società ammesse al campionato formulerà i gironi. Eventualmente le squadre bocciate potranno appellarsi al Tar, ma in questo caso i tempi si dilaterebbero fino ad agosto e poi rispetto a sentenze del passato questa volta gli scogli da superare saranno molto più tecnici. Per iscriversi al campionato una società deve essere in possesso di determinati requisiti, alcuni patrimoniali, altri tecnici. Tra i requisiti tecnici ad esempio c’è l’esigenza di avere una struttura di impianti (lo stadio) che rispecchi le caratteristiche previste dal regolamento e che sia a norma. La Carrarese per fortuna ha risolto i suoi problemi sotto questo fronte. La situazione adesso diventa veramente critica per quelle società che hanno sottovalutato il problema e si sono basate sulle solite ordinanze dei sindaci (come accadeva gli anni passati). In molti casi i campi sono stati definiti non agibili. E’ vero che le amministrazioni e le società si sono mosse, promettendo di rendere gli impianti agibili, ma in ritardo. Il problema è che la scadenza per presentare la documentazione necessaria ormai è già scaduta. Per queste società le ipotesi sono preoccupanti: o non verranno definitivamente ammesse alla Lega Pro, oppure la giustizia sportiva potrebbe graziarle, ma con una pesante penalizzazione di punti da scontare nel campionato che sta per iniziare. Stando a certe premesse, la Lega tenterà di tagliare più società possibili per arrivare il prossimo anno ad una divisione unica senza più C1 e C2. Per quest’anno si rimarrà con due campionati distinti. La C1 potrebbe essere composta da due gironi, ma sta avanzando anche l’ipotesi di un unico grande raggruppamento. Sarebbe una C1 lunga e faticosissima, ma è un’idea da non scartare. In ogni caso (girone unico e due gironi) c’è la possibilità che non vengano previste retrocessioni dalla C1 alla C2, proprio per arrivare nel 2013-14 ad una C unica. Se così fosse, la Carrarese si ritroverebbe in una botte di ferro con la possibilità di programmare un futuro sempre più incentrato sul suo settore giovanile, senza la paura imminente di playout o retrocessioni. La parte finale della campagna acquisti (quella dell’ultima parte di agosto), quando le decisioni della Lega saranno più chiare, potrebbe essere pianificata proprio in questo senso. Potrebbe valere la pena di investire maggiormente sui giovani. C’è poi un’altra prospettiva estremamente suggestiva. Se la Lega dovesse istituire quattro promozioni in B da un unico girone di C1, la Carrarese potrebbe anche tentare il colpaccio con una squadra maggiormente rivolta ai piani alti della classifica. Queste per adesso sono solo congetture, ma dimostrano quello che avevamo scritto qualche settimana fa, e cioè che “con le buone o con le cattive” era fondamentale che la Carrarese si iscrivesse regolarmente al suo campionato, conservando la categoria senza penalizzazioni. Il momento è di transizione. La Lega Pro sta cambiando, speriamo in meglio, arriveranno sempre più soldi col minutaggio dei giovani e coi diritti tv della legge Melandri ed era fondamentale conservare un posticino in questo tavolo finalmente ben imbandito.