Il Picchi è terra di conquista, anche l’Ascoli passa facilmente contro il Livorno

Il mercato ha chiuso e ovviamente per il Livorno, senza botti, la crisi tecnica e societaria non riusciamo proprio a vedere dove potrà sfociare, purtroppo i segnali sono tutti negativi all’ennesima potenza, squadra ultima in classifica con grandissimi problemi di uomini e di assetto. I gravissimi errori commessi dal DS Signorelli in estate, in primis la rinuncia a Diamanti vero leader in campo e autore in percentuale altissima della miracolosa salvezza dello scorso campionato, gli acquisti assurdi di uomini infortunati, vedi Viviani e L.Rizzo che altrimenti non sarebbero mai scesi in serie cadetta, il non essere riuscito ad acquistare una vera punta da doppia cifra, anche la sfortuna che ha messo fuori causa uomini importanti come Stojan e Brignola, la mancanza di un vero portiere all’altezza della serie B, l’alternanza di un calciatore come Marsura che aveva fatto vedere inizialmente grandi doti, poi frenato da una sequela di infortuni, in ultimo oltre alle evidenti carenze tecniche un po’ in tutti i reparti, la mancanza di personalità della squadra, le diatribe familiari della famiglia Spinelli hanno portato il Livorno sull’orlo del baratro con l’assenza dei sostenitori della Nord ormai in sciopero ta tempo, se ne sono andati pure due perni della difesa, tra l’altro livornesi DOC come Gasbarro e Gonnelli ed ora..?????

Ora andiamo avanti e vediamo cosa potrebbe accadere, intanto oggi al Picchi arriva l’Ascoli, una delle squadre che inizialmente erano tra le favorite poi però entrato in una crisi che ha portato al licenziamento del tecnico Paolo Zanetti che almeno per oggi sarà sostituito dall’allenatore della primavera Guglielmo Abascai che opta per questa formazione: Leali in porta, Andreoni, Ranieri, Gravillon e Briek in difesa, Cavion, Petrucci e Padoin in mezzo, Morosini dietro le punte Trotta e Scamacca con a disposizione Marchegiani, Novi, Valentini (un ex), Ferigra, De Alcantara, Mateos, Covic, Beretta, Sernicola e Pinto. La risposta degli amaranto di mister Tramezzani vede la conferma di Plizzari tra i pali, Morelli, Bogdan, Boben Porcino in difesa, Del Prato, Viviani, Luci e Rocca in mezzo, Braken e Marras in attacco con in panchina, Zima, Ricci, Ruggiero, Awua (nigeriano neoacquisto),Marie Sainte, Rizzo, Ferrari (altro neoacquisto), Murilo, Pallecchi e Brignola. Arbitro dell’incontro il sig.Riccardo Ros da Pordenone. Manca poco al via e purtroppo lo stadio è desolatamente vuoto, quasi deserta la curva nord, pochi spettatori in gradinata, un circa duecento supporter ascolani nella sud e la tribuna centrale che vede il maggior numero di spettatori, comunque uno “ spettacolo tristissimo “ che in tanti, tantissimi anni di militanza labronica mai ci era capitato di vedere.

Via, si parte, primi minuti di studio con l’Ascoli che ci appare piuttosto chiuso e pronto a ripartire e proprio su una di queste ripartenze Trotta solo soletto in area controlla e batte Plizzari per il vantaggio 1-0 ascolano e siamo appena al 6’ di gioco, cioè piove sul bagnato e poco dopo una paratona di Plizzari su Scamacca impedisce il raddoppio dei marchigiani. Venticinque i minuti di gioco con l’Ascoli che adesso è in controllo in virtù del vantaggio acquisito, causa pure una scarsa pericolosità offensiva dei labronici che sono completamente assenti sulle fasce dove ne Morelli, ne Porcino riescono a creare incursioni pericolose, un giallo per Padoin per fallo su Marras, l’unico che riesce ad avere qualche guizzo ma purtroppo è un predicare nel deserto, squadre alquanto lunghe ma gli ascolani quando attaccano portano in avanti pure Briek o Padoin creando superiorità, una puntata pericolosa di Marras ma il suo tiro è parato da Leali, un cartellino giallo per fallo di Cavion e punizione dal limite per il Livorno, alla battuta Viviani e la respinta di Leali, comunque segnali di vita da parte amaranto, poi giallo anche per Boben mentre scorre il 35’ con Del Prato che prova di testa ma viene murato, un tiro di Viviani allo scadere con Leali che devia e si va al riposo. Una prima parte che vede i marchigiani in controllo dopo il vantaggio trovato e amaranto che non riescono a trovare varchi importanti causa l’assoluta mancanza di spinta esterna dal centrocampo e il buio totale nella fase offensiva che non riesce mai a creare vera pericolosità nella difesa avver

Si riparte e neppure un minuto di gioco, Livorno in attacco e il contropiede veloce dei marchigiani trovatisi in superiorità numerica porta Morosini al 2-0 con un tiro forte sotto la traversa, ed ora è notte fonda con i marchigiani che spaziano su tutto il campo con una padronanza assoluta, dieci di gioco, entra Beretta per Morosini, nel Livorno entrano Brignola e Ferrari per Rocca e Braken, venti nella ripresa ed entra pure l’altro neo arrivato Awua per Viviani, intanto notiamo che il presidente Spinelli, evidentemente deluso prende la via dell’uscita, la mezz’ora è arrivata e non si intravedono possibilità per gli amaranto di poter recuperare una gara nella quale i marchigiani hanno fatto, in virtù di una condizione tecnico-tattica nettamente superiore, quello che hanno voluto quasi a loro totale piacimento, entra Sernicola per Scamacca, ci avviamo verso la fine di una gara praticamente mai esistita per la pochezza amaranto, e soprattutto se ancora si poteva avere qualche soffio di speranza la gara odierna ci sembra che ci porti a dire che la serie C è oramai una certezza, ammonizione per Luci, ultima sostituzione, nel recupero entra Ferigra per Ranieri ed arriva proprio alla fine il 3-0 di Trotta e finisce qua.ui