Elia Caprile: “Orgoglioso di essere stato scelto dall’Empoli”

Nella sala stampa Antonio Bassi dello Stadio Castellani – Computer Gross Arena ieri è stato presentato Elia Caprile: queste le prime parole del nuovo portiere azzurro. “Empoli è la piazza giusta per affrontare per la prima volta il campionato di Serie A – ha affermato Caprile – mi sono trovato bene fin da subito, qualche ragazzo lo conoscevo già. Gli esperti del gruppo sono persone che ti spronano a dare il meglio, che hanno fatto esperienza, e da cui possiamo prendere qualcosa. L’impatto con la società e le strutture è stato ottimo, l’Empoli è in tutto e per tutto una società di Serie A: questo club ha poco da invidiare ad altre piazze. L’obiettivo è la salvezza, è il mio come quello della società: le due cose vanno di pari passo. Sono qui per aiutare l’Empoli a salvarsi, riuscirci significherebbe fare la storia.

L’orgoglio di essere stato scelto per sostituire Vicario? Guglielmo ha preso il volo verso la Premier League, gli faccio un grande in bocca al lupo. Negli ultimi anni è stato uno dei migliori portieri della Serie A, se non il migliore con Maignan. È una cosa che mi inorgoglisce, mi spinge a lavorare: uno stimolo tutti i giorni per dimostrare a me in primis che con il tempo e il lavoro quotidiano posso arrivare al suo livello. Che rapporto ho con mister Zanetti? Si è instaurato un buon rapporto, personalmente non vedo l’ora che arrivi l’esordio in Serie A, che sarà contro la squadra della mia città”.

“Se c’è un portiere a cui mi ispiro? Sono stato portiere sin da subito ispirato da Gigi Buffon – ha spiegato Elia -. Ho cominciato a giocare nel 2006, nell’estate del Mondiale, e mi sono innamorato di Gigi e del ruolo del portiere. Da lì ho iniziato la mia storia. Cosa mi aspetto dalla Serie A? Un campionato difficile con partite toste contro ogni squadra. Diciamo che la difficoltà più grande, soprattutto all’inizio, può essere la velocità di pensiero. Si può sempre migliorare su qualsiasi cosa, ed ho tempo per farlo essendo un portiere giovane, ma posso crescere nel gioco coi piedi. Vedo che il mister lo chiede tanto, sicuramente ci sarà da lavorare sodo su questo. L’esperienza inglese con il Leeds? Mi ha lasciato molto sia a livello di campo che dal punto di vista personale. All’estero si vede il calcio in maniera diversa – chiude Caprile – credo che mi abbia dato molto”.