Cosa ha chiesto la Serie A al Senato della Repubblica

Le parole del Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, durante l`audizione sulle prospettive di riforma del calcio italiano nella Commissione cultura, istruzione e sport del Senato.

The official Italian Serie A ball during Italian soccer Serie A match Hellas Verona FC vs SSC Napoli at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, October 21, 2023 – Credit: Ettore Griffoni

SULLA RICHIESTA DI MAGGIOR AUTONOMIA DA PARTE DELLA LEGA SERIE A:

“Il sistema calcio presenta un`arretratezza di modelli organizzativi e fragilità istituzionali. Come l`eccessivo accentramento di poteri in capo a una sola figura, il presidente federale. Servirebbe una maggiore autonomia della Serie A, sul modello inglese, dove il veto della federazione è una clausola residuale di salvaguardia qualora la Lega dovesse adottare soluzioni sproporzionate. Ci sono stati atteggiamenti quasi autoritari da parte della Federazione, cito il tentativo di sopprimere il diritto di intesa delle Leghe sull`ordinamento dei Campionati. Il sistema delle istituzioni sportive è uno dei rarissimi casi di sistema parallelo alternativo rispetto a quello che è l`ordinamento statale, insieme alla Chiesa. Se non si introducono quelli che la scienza americana chiama meccanismi di `checks and balances` rispetto ai poteri, il rischio che ci possano essere delle derive di tipo autoritario è elevato. Le regole attuali non sono adatte ad evitare conflitti e contrasti, soprattutto se la componente che guida il calcio italiano e lo finanzia, e che dovrebbe essere libera di prosperare per il bene di tutti, si trova a dialogare su azioni che bloccano la situazione. Quando la Premier nacque ci fu un endorsement da parte governativa, avere una Serie A più forte è una conseguenza politica”.

SUGLI STADI ITALIANI:

“La situazione delle infrastrutture è disastrosa. Molti impianti sono fatiscenti, sprovvisti di servizi, le strutture sono vetuste e spesso vincolate con lavori bloccati da nodi burocratici. Per noi gli stadi dovrebbero essere dichiarati opere strategiche di interesse nazionale con l`attivazione di una cabina di regia a Palazzo Chigi, presieduta dal Ministro per lo Sport, per esaminare i dossier dei progetti e sbloccarli. Gli stadi possono essere luoghi di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico. Spesso i Comuni non riescono a governare tutti gli interessi pubblici, per questo chiediamo un intervento di Governo più alto”.

SUL SISTEMA ARBITRALE:

“Gli arbitri sono troppo poco autonomi rispetto al potere federale, il che può generare sospetti come emerso da servizi media. Serve una vera indipendenza. Anche qui si potrebbe imitare il modello organizzativo inglese con il professionismo arbitrale”.

SULLA RIFORMA DEL SISTEMA DI GIUSTIZIA SPORTIVA:

“E` necessaria una maggiore indipendenza dei Giudici. Oggi il sistema endofederale, come disegnato, non assicura una vera imparzialità. Sarebbe importante ripristinare il vincolo sportivo perché la riforma entrata in vigore si sta rivelando nefasta. Si potrebbe intervenire sul Decreto Melandri per rivedere i pesi delle componenti, assicurare maggior autonomia al professionismo. O anche interventi su controlli finanziari per assicurare maggiore indipendenza dei controllori rispetto ai soggetti che dettano le regole”.

SULLA POSSIBILITA` DI INCREMENTARE I RICAVI DELLA SERIE A:

“Si potrebbe intervenire sulle scommesse e sul gioco, oppure abolire il divieto di sponsorizzazione indiretta sul betting. O agevolare la Serie A nel produrre ricavi magari rafforzando le misure di lotta alla pirateria”

Immagine in copertina su licenza Depositphotos

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