La Fiorentina, da Chiesa a Chiesa

Il calcio è tradizione ma non solo. Il talento e le abilità fisiche per questo sport così popolare si tramandano spesso di padre in figlio. E non è un caso che sono tanti i figli di ex calciatori capaci di imporsi ad alti livelli, sebbene sia sempre molto difficile per loro riuscire a far meglio dei loro genitori. Il caso di Federico Chiesa, figlio di Enrico, potrebbe essere uno di questi. Nato a Genova nel 1997, quando suo padre giocava nella Sampdoria, l’attuale ala della Fiorentina rappresenta il continuum della famiglia Chiesa in viola. Il suo progenitore realizzò probabilmente le sue migliori stagioni di sempre alla Fiorentina, dove era stato prima accompagnante di Gabriel Omar Batistuta e poi di Nuno Gomes in un attacco importante. Abilissimo nel dribbling e capace di calciare molto bene da lontano, Enrico realizzò 34 reti in 49 partite in maglia viola, sentendo un vero amore per la piazza fiorentina. In pochi, tuttavia, avrebbero immaginato che suo figlio avrebbe avuto un ruolo importante nel futuro della squadra gigliata.

Si può dire, dunque, che la Fiorentina è passata da Chiesa (padre) a Chiesa (figlio), in un passaggio di consegne molto desiderato in famiglia. Il piccolo Federico ha decisamente bruciato le tappe, spiccando fin da subito per la sua velocità e la sua abilità a saltare l’avversario, e inoltre ha debuttato in nazionale a soli 19 anni, mentre suo padre era riuscito a farlo solo a 26. Stiamo parlando, dunque, di un fenomeno dalla nascita, anche se va detto che durante gli anni ’90 la concorrenza per Chiesa padre era molto superiore, vista la presenza dei vari Baggio, Totti e Del Piero come principali scelte nel suo ruolo. Il piccolo Federico, invece, ha approfittato della mancanza di talenti di rilievo e si è inserito alla grande nel giro della nazionale azzurra, nella quale adesso è un punto di riferimento assoluto. Chi vuole scommettere online su bet365, infatti, può puntare su un’Italia già presente al prossimo Europeo 2020 nella quale l’attuale attaccante viola sarà verosimilmente uno dei giocatori convocati. All’Italia di Roberto Mancini manca ormai poco per certificare il passaggio alla fase finale, viste le 6 vittorie su 6 ottenute fino a questo momento nel girone di qualificazione.

Per quanto riguarda la Fiorentina, invece, stiamo parlando di una squadra e di una società in fase di transizione dopo l’arrivo della nuova dirigenza capeggiata dall’imprenditore Rocco Comisso, toscano naturalizzato statunitense. In questo momento in fondo alla classifica, la squadra viola avrà bisogno di una spinta importante verso l’alto per non rischiare di impantanarsi nel fango della zona retrocessione. Sarà proprio Federico Chiesa colui che dovrà suonare la carica e permettere ai suoi di risalire la china. Proprio come faceva suo papà Enrico, del quale deve ancora ereditare l’abilità di essere decisivo nei momenti difficili. Del resto, se la gloria per Chiesa senior è arrivata dopo i 25 anni, per il giovane Federico c’è ancora tempo, anche se all’Artemio Franchi sperano in un suo definitivo exploit quest’anno.

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