Il solito (inutile) Gasperini, la voglia matta di Vincenzo Italiano

L’Atalanta da anni è una squadra forte e che merita quanto ha conquistato, risultati di cui Gasperini è sicuramente il protagonista.

Grande allenatore, grande motivatore, un uomo di sport di cui tutto il calcio forse avrebbe bisogno. Tranne che in un momento: nelle dichiarazioni postgara.

Firenze è una città difficile, sicuramente c’è un’antipatia reciproca tra la tifoseria viola e l’ex allenatore del Genoa ma Gasperini al Franchi (e in altri stadi, ndr) sembra voler alimentare l’acredine. Se i tifosi sono umorali, un vecchio del calcio potrebbe mordersi la lingua ogni tanto: “A volte mi sembra uno stadio di buoi che dà del cornuto all’asino. Non facciamo gran figura ma c’è questa abitudine”. L’oggetto sono gli insulti che riceve da avversario, non particolarmente diversi da tanti altri. “Mi immagino che nei sei anni su sette in cui in Europa c’è andata l’Atalanta, ai tifosi della Fiorentina non abbia fatto piacere. Capisco la frustrazione nel vedere una squadra come noi essere sempre davanti“. Passivo-aggressivo, ci dispiace ma così non va.

Foto AcfFiorentina.com (uso editoriale)

Italiano invece vola sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria in rimonta (gli highlights di Fiorentina-Atalanta 3-2, ndr), linfa vitale per il suo carattere: “Ci tenevamo molto a ripartire e l’abbiamo fatto contro una squadra che vale tanto. La reazione è stata fantastica. Poi abbiamo avuto un incontro con i ragazzi della Fiesole e mi è piaciuto quello che ci siamo detti. Per questo quando mi hanno chiamato stasera sono andato volentieri e con rispetto. Ci incitano dall’inizio alla fine e di questo lo ringrazio“.

Un corollario che partiva dalla sconfitta di San Siro: “Siamo stati male per la sconfitta di Milano anche se l’Inter è ingiocabile in questo momento. È stata la vittoria della squadra: non volevamo uscire dalla gara e commettere errori caratteriali. Una volta sotto e anche quando siamo stati raggiunti abbiamo continuato a fare il nostro lavoro. Sono contento per il gol di Kouame entrato dalla panchina ma soprattutto sono contento della risposta dopo la dolorosa sconfitta di Milano“.