Derby dolce amaro: punto salvezza per l’Empoli, quasi inutile per la Fiorentina

Derby toscano, derby metropolitano come lo chiamano i due sindaci, ma non cambia la vigilia vissuta con passione in riva all’Arno specie sulla sponda azzurra.

Continua a cambiare formazione, quota 140, l’allenatore della Fiorentina con Faraoni al posto di Kayode e Mandragora in quello di Arthur. Poi le nuove “certezze”, fuori Bonaventura con Beltran schierato alle spalle di Belotti. C’è infine Sottil, e non Ikoné, in posizione di esterno sinistro offensivo.
Un solo cambio di formazione invece in casa azzurra: Nicola mette fuori Bereszynski e dentro Walukiewicz in difesa.

La partita è contratta, perfino noiosa, quasi soporifera, tanto che nella prima metà della frazione si contano solo un giallo e un’occasione di Nico in fuorigioco. Insomma, 25 minuti senza niente – ma proprio niente – da scrivere. Il primo pericolo arriva al 26°, Faraoni ci prova da fuori, poi Duncan mette alto sulla respinta. Intanto cambiano gli equilibri quando Grassi esce per infortunio: la Fiorentina sfrutta al volo la superiorità numerica segnando con gli azzurri in dieci. Beltran è bravo a mettere in rete con un imparabile diagonale l’assist di Mandragora. 1-0 viola.

Entra Marin con i suoi sotto, Nicola cerca di spostare più avanti il baricentro dei suoi. Primo risultato al 32′ con un coast to coast da applausi di Ismajli che entra in area e mette al centro senza servire nessuno degli azzurri che aveva seguito l’azione. Da mangiarsi le mani. Finisce il primo tempo con Quarta pericoloso di testa su una punizione di Biraghi.

A inizio ripresa altri cambi, stavolta tattici: Nicola fa entrare  Niang e Cancellieri e la prima azione è proprio per i padroni di casa con una palla velenosa persa da Nico. Corre il contropiede azzurro con Cambiaghi che serve Cancellieri ma l’azzurro spreca appoggiando su Terracciano. Le ripartenze sono l’arma in più degli azzurri e la dimostrazione arriva sul pari.

Paradossale l’azione del rigore per l’Empoli, nato anche questo – era già successo a Lecce, ndr – da un angolo a favore della Fiorentina. Palla tutta sulla destra, Zurkowski serve Cancellieri che entra in area e viene ostacolato da Faraoni. Rigore, non serve neanche il VAR. Batte Niang, 1-1.

Provano a rialzarsi i viola, pericolosi al 60° con un diagonale di Sottil. Non basta a Vincenzo Italiano che cambia la squadra: Duncan esce per Arthur, Faraoni per Kayode. Intanto occhio all’Empoli, al 64° Marin dalla distanza testa la dinamicità di Terracciano che respinge la palla insidiosa calciata da 25 metri.

Altri cambi ambo lati: prima Sottil esce per Ikoné al 72° con Belotti che lascia posto a Bonaventura. Poco dopo, arrivano i fischi per l’ex Parisi che prende il posto dell’infortunato Biraghi. A proposito di ex esce anche Maleh per Fazzini tra i padroni di casa. Mancano le azioni nella cronaca, per riportarle ci pensa Mandragora dal limite ma il suo sinistro – forse un po’ troppo egoista – finisce alto. Nel finale Pezzella sostituisce Cacace, mentre il derby sembra più contratto che combattuto. Agli azzurri il pareggio sembra andare bene, ai viola non troppo ma da tempo dimostrano di non avere la necessaria cattiveria per vincere partite così tese.

Quattro minuti di recupero: esce male Caprile a due giri di lancette dalla fine, palla vagante in area e Mandragora che non riesce a indirizzarla in porta con forza. Non succede altro, pari triste per i viola che sembrano perdere un altro treno europeo mentre per Nicola tutto fa cascina per la quota salvezza.

Gli highlights

[ultima modifica 20:33]

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2 comments to “Derby dolce amaro: punto salvezza per l’Empoli, quasi inutile per la Fiorentina”
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