Ighli Vannucchi, Serie A ma anche ricordi tra Lucchese ed Empoli

SuperNews ha intervistato Ighli Vannucchi, ex calciatore classe 1977, di ruolo trequartista, che in carriera ha indossato, tra le altre, le maglie di Salernitana, Venezia, Empoli e Spezia. Cresciuto nel settore giovanile della Lucchese, ha fatto il proprio esordio in Serie B nella stagione 1996/1997, ad appena diciannove anni. Si è affermato in massima serie tra le fila della Salernitana, sotto la gestione Delio Rossi. In carriera ha raccolto quasi 300 presenze con la maglia dell’Empoli, club di cui è stato capitano e in cui ha militato per otto stagioni, tra il 2002 e il 2010. Vannucchi, a quasi 45 anni, non ha ancora detto basta: si diverte nello Spianate, in terza categoria toscana. Insieme a lui abbiamo ripercorso le tappe più importanti della sua carriera, con uno sguardo rivolto all’attuale situazione calcistica.

Fai il tuo esordio in Serie B con la maglia della Lucchese ad appena diciannove anni, che ricordi hai della tua esperienza in rossonero?
Alla Lucchese mi legano bellissimi ricordi. Le prime emozioni nel calcio che conta non si scordano mai. Con i rossoneri ho disputato due ottimi campionati tra il 1996 e il 1998. Devo molto soprattutto a mister Luigi De Canio, mi ha dato fiducia pur essendo molto giovane e ha contribuito in maniera determinante alla mia carriera e al mio decollo professionale.

Indossi la maglia della Salernitana per due stagioni e mezzo: quali sensazioni si provano a giocare in uno stadio “caldo” come l’Arechi? I granata possono ancora sperare nella salvezza?
Con la Salernitana ho fatto il mio esordio in Serie A, è una piazza alla quale sono molto affezionato. A Salerno si vive di calcio. Giocare nella bolgia dello stadio Arechi è uno spettacolo meraviglioso. Quella granata è una maglia che pesa. Ci vuole grande carattere e senso di responsabilità. Se la Salernitana riuscirà nell’impresa di salvarsi i giocatori entreranno nella storia. Ho notato grande entusiasmo per l’avvento del nuovo presidente Danilo Iervolino e sono sicuro che mister Davide Nicola venderà cara la pelle fino all’ultima giornata.

Che ricordi hai della promozione in Serie A con il Venezia? Di recente è scomparso l’ex presidente del club lagunare Maurizio Zamparini, che ricordi hai di lui?
Venezia è una città romantica e bellissima, dal fascino unico nel mondo del calcio e non solo. Ricordo con piacere i festeggiamenti in gondola per la promozione in Serie A, davvero una meraviglia. Il presidente Maurizio Zamparini era una brava persona e un grande imprenditore. Ha scovato tantissimi talenti, sono onorato del fatto che abbia scelto di portarmi a Venezia nel 2001. Nonostante il momento negativo, mi auguro che la squadra di Zanetti possa raggiungere una salvezza tranquilla.

Empoli rappresenta, probabilmente, la tappa più importante della tua carriera da calciatore. Qual è stato il momento più bello vissuto in maglia azzurra? Che ne pensi dell’Empoli di Andreazzoli?
Empoli è stata la mia “casa calcistica”. In maglia azzurra ho trascorso anni stupendi. Hanno un modo di intendere il calcio con il quale mi sono sempre trovato in perfetta sintonia. La soddisfazione più grande è rappresentata sicuramente dalla qualificazione al primo turno di Coppa Uefa nel 2007, a seguito di una grandissima stagione, culminata con il settimo posto sotto la guida di mister Luigi Cagni. L’Empoli sta facendo bene, la squadra di Andreazzoli sta ottenendo ottimi risultati, basti pensare alle vittorie contro Juventus e Napoli.

Hai giocato con lo Spezia in Serie C, ti aspettavi che i liguri potessero raggiungere un giorno la massima serie? A tuo parere, la squadra di Thiago Motta può ritenersi già salva?
Ho giocato nello Spezia tra il 2010 e il 2012 in Lega Pro, dopo la grande avventura di Empoli. Già all’epoca il presidente Gabriele Volpi era una persona molto ambiziosa ed aveva grandi progetti per lo Spezia. Ero sicuro del fatto che un giorno avrebbe coronato il sogno di portare gli Aquilotti in Serie A e così è stato. La squadra di Thiago Motta sta facendo molto bene, ma il campionato è ancora lungo per sentirsi la salvezza in tasca.

È uno dei campionati più equilibrati degli ultimi anni. Chi la spunterà, a tuo parere, nella lotta scudetto? Come ti spieghi il fallimento delle italiane in Europa?
Per lo scudetto ci sono diverse pretendenti, è una bella lotta al vertice. Spero lo vinca il Milan. Siamo campioni d’Europa con la Nazionale, ma a livello di club non riusciamo ad imporci come vorremmo. Prima o poi questa ruota girerà…

Non solo grandi palcoscenici, ma negli ultimi anni anche tanto divertimento nelle categorie inferiori. Come sta andando l’esperienza in terza categoria tra le fila dello Spianate?
In terza categoria si gioca solo per passione e questa cosa ti fa tornare immediatamente bambino. A quasi 45 anni cerco di divertirmi il più possibile, mi godo gli ultimi calci al pallone. Ad ogni partita si beve come spugne, la birra negli spogliatoi non manca mai. Un’altra grande passione è quella per la pesca. Nasco con la canna da pesca in mano e negli ultimi anni è diventata una vera professione, ho girato anche filmati per Sky e su YouTube.

FONTE:https://news.superscommesse.it/calcio/serie-a/2022/03/ighli-vannucchi-a-supernews-in-terza-categoria-la-birra-non-manca-mai-la-salernitana-vendera-cara-la-pelle-empoli-la-mia-casa-calcistica-487214/