Ancora Barak, brividi finali ma la Fiorentina vola ai quarti

Di David Allegranti

Carabinieri, vigili, polizia. Controlli approfonditi ai varchi. Elicotteri in volo. Campo di Marte è blindato. I protocolli di sicurezza impongono un dispiegamento di forze di massimo livello per la partita di ritorno fra Fiorentina e Maccaibi Haifa. Stadio semi-vuoto, appena 10 mila biglietti venduti. La curva Fiesole ha disertato inscenando una protesta contro le restrizioni e contro Israele. Limitazioni che non hanno fermato però 500, forse 600, tifosi del Maccabi.

Altri sono evidentemente in tribuna, come si capisce dall’esultanza provvisoria per dopo il gol (annullato per fuorigioco) del Maccabi verso la fine del primo tempo, quando la squadra israeliana sta per passare in vantaggio su azione dopo un calcio di punizione.

Partita non esaltante, contrariamente a quella di andata finita per 4 a 3 per la squadra di Vincenzo Italiano, squalificato per questo match; per i primi 20 minuti la Fiorentina è spesso in attacco, cercando di aumentare il vantaggio accumulato all’andata, poi viene fuori il Maccabi nella parte finale del primo tempo. Le sportellate degli attaccanti della squadra israeliana, come Frantzdy Pierrot, con i difensori della squadra di casa, non servono a molto. L’intensità di gioco aumenta nel secondo tempo; la Fiorentina si rende subito pericolosa con un colpo di testa di Antonin Barák. Ma è il secondo colpo di testa del centrocampista ceco ad andare a segno, portando la Fiorentina sull’1 a zero. Al 62esimo arriva un altro colpo di testa, stavolta di Andrea Belotti, che nel secondo tempo tocca più palloni del primo, ma il portiere del Maccabi, Shareef Keouf, risce a parare senza troppi problemi. Pochi minuti dopo è la squadra Israeliana, seconda in classifica nel proprio campionato, ad avere un’occasione con Anan Khalaili, entrato dalla panchina. Tiro velleitario, nonostante gli ampi spazi lasciati dalla squadra Viola. Al 68esimo dopo un’armoniosa azione di gioco, con una serie di passaggi da destra a sinistra, è Riccardo Sottil, sulla fascia sinistra, a rendersi pericoloso con il suo destro, che però termina alto sopra la traversa. Grandi ovazioni per Dodô al suo ingresso in campo nel secondo tempo, che si fa subito notare con qualche galoppata sulla fascia destra. La Fiorentina sul finale s’addormenta, soffre e si fa male da sola: il Maccabi pareggia. Ma grazie alla vittoria dell’andata, la Viola passa il turno.

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