In vista del posticipo serale,ore 20.45, di lunedì 9 ottobre stadio Pietro Barbetti di Gubbio al cospetto dei padroni di casa guidati dell’allenatore Piero Braglia, ecco le dichiarazioni di mister Alessandro Dal Canto.
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Foto carraresecalcio.it
Sulle possibili scorie per la precoce uscita dalla Coppa Italia e sulla condizione psicofisica della squadra ha parlato così al sito ufficiale:” La Coppa Italia Serie C era obiettivo ed è sfumato. Ci tenevamo certamente ma dal punto di vista della prestazione, seppur non scintillante , è stato fatto quello che si doveva. Dal punto di vista fisico ed atletico la risposta c’è stata ed è stata importante anche se per la mole di palleggio abbiamo finalizzato meno del solito.”
Sulla fase offensiva nell’ottica di una capacità di concretizzare:” La preoccupazione per la mancanza di goal soprattutto degli attaccanti non esiste. Il vero punto della questione è che , probabilmente, abbiamo perso serenità perchè senza il goal gli attaccanti non sanno stare. Sono davvero sereno perchè si tratta di momenti e magari nelle prossime gare ci sbloccheremo segnando di più . Nel calcio funziona anche così e bisogna solo farsi trovare pronti quando occorre.”
Sul prossimo avversario, Il Gubbio:” Le squadre allenate da Piero Braglia sono sempre fastidiose, difficili da affrontare ed in più gli umbri hanno qualità e varietà.
Giocare in trasferta aumenterà anche le difficoltà ma ,comunque, dobbiamo farci trovare preparati in un match che sarà di livello da tutti i punti di vista. Un rendimento positivo fuori casa può aiutarci a raggiungere obiettivi importanti. Ad Arezzo abbiamo avuto il primo acuto stagionale mentre a Sassari con la Torres abbiamo perso tirando molte volte in porta e non raggiungendo solo il risultato che poi , alla fine, come dico sempre fa leggere diversamente il corso delle gare.
Sulla situazione indisponibili ed infortunati:” Cicconi è squalificato mentre gli altri sono a disposizione e non ci sono , al momento, particolari problematiche.”
Sul ritorno di Giannetti in azzurro:”Sono umanamente contento per il ragazzo. Ho assistito all’infortunio e pensare che solo dopo sei mesi Niccolò sarebbe tornato a disposizione non era facilmente pronosticabile. Da un mese e mezzo lavora con il gruppo ed oggi è a pieno regime e di questo passo farà comodo da quì in avanti .”